LA PRESENZA DEL PADRE DURANTE IL PARTO

Se alcune donne non riescono a immaginare di poter mettere al mondo il proprio figlio senza la presenza del marito, altre si sentono invece divise fra due sentimenti: avere vicino a se qualcuno per sostenerle, ma anche essere sole, per vivere il parto senza inibizioni: gridare, se ne hanno voglia, non sentirsi contratte dall’angoscia di non essere all’altezza o dalla paura di mostrare un’immagine di sè che considerano poco lusinghiera.
 
Se per certi padri il fatto di essere presenti vicino alla moglie che partorisce è del tutto naturale, per altri si tratta piuttosto di un dovere, di una costrizione imposta dalla pressione sociale del momento e dall’ambiente.
 
A disagio e goffi, impressionati dalla situazione troppo ricca di emozioni, alcuni uomini si sentono inutili e di poco aiuto alla moglie.
 
Molti mariti o compagni invece hanno una presenza positiva distraendo la futura mamma dal travaglio doloroso.
 
La loro funzione è quella di essere di aiuto e di  sostegno, scaricando le ansie e fungendo da elemento di unione tra la donna che partorisce e il mondo che in quel momento la circonda-
 
L’uomo deve essere premuroso,  accarezzare, massaggiare la propria moglie, rispondere alle sue domande, trasmettendo la calma che occorre durante le ore del travaglio.
 
La donna ricorderà per sempre quel dolce gesto per tutta la vita.
LA PRESENZA DEL PADRE DURANTE IL PARTOultima modifica: 2008-12-29T19:27:00+01:00da deborahdc
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