Le gravidanze a rischio

Quali e come si presentano le GRAVIDANZE A RISCHIO?

Il termine “Gravidanza a rischio” non è niente da allarmante! Serve solo per differenziare una gravidanza che si può definire normale da una gravidanza che, per un caso o per un’altro, ha bisogno di un controllo più stretto e di esami particolari.

Questo controllo della gravidanza consente di prevenire eventuali incidenti e di ridurre quindi enormemente gli handicap alla nascita nonche la mortalità infantile e materna.

L’80% delle donne incinte non ha problemi. Le altre presentano uno o piu fattori che costituiscono un rischio per il bambino.

I rischi piu comuni sono il PARTO PREMATURO, un ritardo della crescita fetale dovuto alla malattia o al sistema di vita della futura madre, la sofferenza fetale al momento del parto.

Vediamo ora quali sono i FATTORI A RISCHIO:

Oggi vediamo l’ETA’ DELLA MADRE

E’ un fattore di rischio molto importante che non deve essere preso alla leggera. Quando una futura madre è molto giovane, sotto i 18 anni, certe complicazioni sono piu frequenti che in donne mature. Il rischio di  GESTOSI, caratterizzata da albuminuria, ipertensione arteriosa e edemi, si triplica, quello di parto prematuro raddoppia come quello di mortalità prenatale.

Quando la madre invece ha più di 38 anni deve prendere certe precauzioni e farsi seguire piu scrupolosamente.

I disturbi piu frequenti sono l’ipertensione e le affezioni renali che possono tra l’altro causare un ritardo dello sviluppo del bambino. E’ opportuno sapere che il numero dei tagli cesari è piu elevato in particolare per le primipare.

Cresce il rischio di aborto spontaneo, che interrompe il 33% delle gravidanze tra l’8 e la 10 settimana.

Ma il pericolo piu grave, legato direttamente all’età della madre , resta la TRISOMIA 21, chiamata comunemente MONGOLISMO. Per questa ragione viene praticata quasi sistematicamente un’AMNICENTESI, per depistare anomalie di questo tipo.

 

Le gravidanze a rischioultima modifica: 2008-11-21T11:16:00+01:00da deborahdc
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